House of Gucci

House of Gucci

Capiamo meglio cosa è successo in quegli anni, l’omicidio di Maurizio Gucci è stato sicuramente uno degli avvenimenti di cronaca più discussi di fine secolo.

 

Gucci è un marchio fondato nel 1921 da Guccio Gucci, figlio di un piccolo imprenditore di cappelli di paglia che poi ha deciso di stravolgere l’azienda del padre per dedicarsi alla pelletteria e ad articoli per l’equitazione. In breve tempo Guccio fa decollare la sua impresa e i figli proseguono il lavoro facendo crescere il marchio sempre di più.

Le star di tutto il mondo indossano i suoi capi costosi, tra tutti la bamboo bag ed i mocassini con morsetto sono diventati uno “status symbol”. Passate due generazioni chi acquisisce il cinquanta per cento dell’azienda è Maurizio Gucci, il più bravo e scaltro tra i nipoti sul lavoro ma anche un po’ “briccone”, sicuramente disposto a tutto pur di guadagnare.

Possiede un impero talmente vasto che i soldi, le case di proprietà e i beni non si contano, parliamo di cifre da capogiro.

Ad una festa conosce l’avvenente Patrizia Reggiani, la sua somiglianza con Liz Taylor è lampante. Lui sembra porsi in modo timido e un po’ impacciato, lei lo seduce subito e di lì a poco decidono di sposarsi ma Rodolfo (il padre di Maurizio) non è d’accordo, infatti non presenzia nemmeno al matrimonio. D’altronde è vero che lei si sposò per denaro.

Poco dopo il matrimonio hanno due figlie: Alessandra e Allegra e tutto sembra andare per il meglio, c’è un forte sentimento che accomuna la coppia. Lui riempiva di attenzioni e di regali la moglie, era vero amore, ma sapete come sono fatti questi vip, quando hanno tutto ad un certo punto non sanno cosa altro desiderare! D’un tratto Maurizio abbandona la moglie andando via di casa e con questo gesto decide di avviare subito le pratiche per il divorzio, con un vitalizio per lei e le figlie tutt’altro che avaro.

Patrizia rimasta ormai da sola si sente di impazzire, soffre per il marito e tutti quei sentimenti e comportamenti amorevoli per lui si tramutano in odio. Possiamo trovare su internet le registrazioni di alcuni messaggi in segreteria dove la Signora Gucci usa parole orribili e crudeli contro il marito.

Patrizia si ammala di un tumore benigno al cervello e viene operata, forse desiderava più attenzioni dal marito, ma lui la va a trovare in ospedale solo un paio di volte.

Patrizia Reggiani Gucci è una signora sola, ma nonostante odia a morte Maurizio non smette di portare il suo cognome, il vitalizio mensile per lei è sempre più basso, è gelosissima della su nuova compagna, la sua antagonista, Paola Franchi.

Patrizia non ne può più, non sa più a chi rivolgersi per chiedere aiuto perché la sua è sete di vendetta.

Nell’isola di Ischia conosce una donna dell’alta borghesia Napoletana, (di Portici per la precisione) Una certa Pina Auriemma, una signora benestante a cui Patrizia si lega tanto, Pina non è in grado di gestire il suo denaro, conduceva un tenore di vita troppo alto per le sue possibilità, dipendente dal gioco d’azzardo si indebita fino al collo. Ad un tratto resta senza denaro e chiede un prestito a Patrizia, la quale prima dice di poterglielo concedere, poi le chiede di vendere un rene per una sua amica in difficoltà. Pina Auriemma era affascinata da quel mondo lussuoso, per lei era una vera scalata sociale, intanto l’odio di Patrizia nei confronti del marito cresce sempre di più, la tormenta e non riesce a sopperire in alcun modo alla sua mancanza. Fino a quando di comune accordo chiamano una squadra omicida per far uccidere il suo ex marito. Patrizia dovrà pagare oltre seicento milioni di lire per farlo assassinare da Benedetto Ceruleo.  Era il 27 marzo del 1995 e Maurizio stava andando al suo ufficio in via Palestro 20, nell’androne del palazzo si sentono quattro colpi di pistola che lo uccidono sul colpo, più altri due colpi per il portiere che paralizzato e sanguinate non riesce a muoversi e a chiedere soccorso. Giornalisti e televisione accorrono sul posto, macchine della polizia, ambulanze ed elicotteri su via Palestro. In breve tempo la storia fa il giro del mondo. E’ un giallo a tutti gli effetti.

Chi avrebbe potuto uccidere Maurizio Gucci e perché?

Le piste da seguire erano molteplici, Maurizio era uno dei più grandi imprenditori italiani, le intercettazioni telefoniche ed altri indizi potevano far pensare alla moglie ma all’inizio c’erano ancora poche certezze, mancavano prove reali.

A distanza di due anni da quel tragico omicidio un conoscente dell’assassino raccontò tutto alla polizia e così in breve tempo fu fatta giustizia:

Dopo il processo Patrizia Reggiani, mandante dell’omicidio, è stata condannata a 29 anni di reclusione, anche se a San Vittore è stata solo per 16 anni, ha terminato la pena svolgendo attività di volontariato.

Orazio Cicala, condannato anche lui a 29 anni di reclusione come autista del killer.

Benedetto Ceruleo è stato condannato all’ergastolo come assassino materiale.

Giuseppina Auriemma è stata condannata a 25 anni di reclusione per favoreggiamento, anche lei ristretta nel carcere di San Vittore

Ivano Savioni è stato condannato a 26 anni come organizzatore dell’assassinio.

 

La Corte d'Appello di Milano (con sentenza del marzo 2000, confermata in Cassazione) ridusse le condanne a 26 anni per Patrizia Reggiani, 19 anni e 6 mesi per Pina Auriemma, 28 anni 11 mesi e 20 giorni a Ceraulo, 26 anni a Cicala e 20 anni a Savioni.

@mirkorambone

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